TELEFONINI E CANCRO: TROVATA UNA CONNESSIONE

di Guido Francesco Guida

Continua la querelle sull’eventuale danno per la salute prodotto da un uso prolungato dei telefonini. Questa volta si tratta dei risultati uno studio durato due anni e condotto sui topi dall’agenzia federale USA National Toxicology Program (NTP) la quale avrebbe evidenziato nel genere maschile un legame con alcuni tipi di cancro. Lo studio, costato 25 milioni di dollari, è stato condotto su oltre 2.500 ratti e topi che sono stati esposti agli effetti delle più comuni onde wireless GSM e GDMA (900 megahertz i ratti e 1900 megahertz i topi) in 21 camere appositamente progettate. Il tempo di esposizione dei ratti è stato di 10 minuti seguiti da una pausa di pari tempo per 18 ore per un totale di 9 ore di esposizione al giorno. I ratti che furono espostelefoniniti alle radiofrequenze in utero hanno mostrato avere un peso leggermente più basso alla nascita. I risultati ottenuti sui topi non sono stati ancora resi noti. Pur essendo stata ripresa da diverse testate giornalistiche invero la notizia è una anticipazione poiché lo studio completo sarà pubblicato nel 2017. I tumori sviluppati sarebbero qulli in qualche modo già legati alle radiofrequenze e cioè i gliomi maligni nel cervello e gli schwannomi nel cuore dei ratti maschi esposti. Finora i risultati di studi condotti in questo settore sono stati piuttosto contrastanti. Infatti se da una parte alcuni studi europei (progetto europeo Interphone) ed australiani avevano escluso alcun tipo di rapporto causa effetto tra le microonde prodotte dai cellulari ed il cancro, l’Organizzazione mondiale della sanità nel 2011 aveva classificato, basandosi su alcuni studi in laboratorio e su ricerche epidemiologiche, le radiofrequenze nel gruppo 2b. Cioè come ‘possibili agenti cancerogeni’ per gli stessi tipi di tumori riportati dalla ricerca dell’NTP.
Il presidente dell’EHT Devra Davis, è sicura che il risultato ottenuto negli animali possa essere trasferito agli umani ed ha dichiarato che “ dovremmo iniziare una seria discussione “su cosa può essere fatto adesso per prevenire un potenziale disastro pubblico mentre abbiamo ancora tempo per farlo”.
A questo punto, considerata la sempre crescente diffusione di questo mezzo di comunicazione, senza voler creare infondati allarmismi, nell’attesa della pubblicazione dello studio NTP si ritiene di consigliare, comunque, un uso dei telefonini non prolungato e ad una adeguata distanza dagli eventuali organi bersaglio di radiazioni.
Fonte foto: motherjoines.com

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Una risposta a TELEFONINI E CANCRO: TROVATA UNA CONNESSIONE

  1. Giuseppe vanella scrive:

    Ottimo inizio, bisogna approfondire l’argomento e renderLo pubblico, i nostri ragazzi usano molto gli apparati mobili, anche usando WIFI gratuiti in giro.

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