LA NUOVA PIRAMIDE ALIMENTARE DELLA DIETA MEDITERRANEA

Aggiornamento sugli alimenti consigliati alla popolazione per godere di una buona salute e vivere più a lungo. In occasione del 45° congresso nazionale della Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU) che si svolge a Salerno dal 28 al 30 maggio 2025 è stata presentata una revisione della piramide alimentare elaborato dal gruppo di lavoro SINU.

scuolasalernitanaA tutti raccomando il rispettar la dieta … e chi lei non apprezza, quando sano mal regge e infermo non ben si cura” Questo già intorno all’anno 1000” era scritto nel  Regimen Sanitatis Salernitanum della Scuola Medica Salernitana.

Sono trascorsi più di mille anni e resta chiaramente noto nella comunità scientifica che la dieta è il singolo più significativo fattore di rischio per disabilità e morte prematura. Una corretta alimentazione può inoltre ridurre l’incidenza delle malattie croniche non trasmissibili, del diabete e di alcuni tipi di tumore (2013 Report on the state of US health, Devries S et al. Am J Med 2014;127 (9):804-806) ed è raccomandata come fondamento per la riduzione del rischio cardiovascolare in tutti i soggetti (Classe di raccomandazione I, livello di evidenza B,  ESC, CV disease prevention guidelines 2016). È raccomandato, inoltre, che tutti i soggetti normopeso mantengano il loro peso e che gli obesi e quelli in sovrappeso divengano normopeso o tendano a ridurlo per ridurre la pressione arteriosa, la dislipidemia, il rischio di sviluppare un diabete mellito tipo 2 e migliorino il loro profilo di rischio CV. (Classe di raccomandazione I, livello di evidenza A , ESC, CV disease prevention guidelines 2016).

Ma quale dieta?

Gli studi, condotti nei vari anni, a partire dal Framingham Heart study 1948, il MRFIT 1976, Seven Countries Study (1960-80) Monica (2001) ed EuroHeart I e II (2003-8, 2008-2013) hanno dimostrato che la dieta mediterranea è, in assoluto, tra le migliori al mondo nel garantire benessere fisico-psichico e longevità.

La dieta Mediterranea

Si tratta di una dieta basata sul consumo di alimenti originati da uno specifico territorio basata su cibi vegetali non raffinati come pane, pasta, legumi, olio d’oliva, frutta secca, vino rosso. Ad essi si aggiungono modesti consumi di alimenti di origine animale, soprattutto: pesce azzurro, carni magre (senza grasso visibile), latticini poco grassi (ricotta, mozzarella) Una dieta ricca di fibre ed anti-ossidanti quali i flavonoidi e polifenoli che diminuiscono la formazione di cancerogeni e riducono la capacità di proliferare delle cellule neoplastiche. E’ ormai noto e riconosciuto che dieta è anche e soprattutto uno stile di vita che comprende elementi sociali, paesaggistici, climatici, economici, idrogeologici.

La piramide alimentare

La piramide alimentare è stato lo strumento conoscitivo, creato da ricercatori medici, comunemente usato per promuovere la dieta mediterranea. Essa è caratterizzata da un’informazione più grafica e visuale che testuale (infografica), creata per informare ed educare, in modo facilmente comprensibile la popolazione ai principi di una sana alimentazione. Alla base si trovano alimenti da consumare giornalmente e, man mano che si va verso l’apice si trovano quelli da consumare occasionalmente.

piramide1992La prima, di un certo rilievo, venne realizzata nel 1992. Da allora se ne sono succedute diverse versioni fino a quella proposta oggi che presenta:

Alla base cereali, frutta, verdura e ortaggi. Sono alimenti da consumare a ogni pasto in quanto garantiscono un’alimentazione bilanciata che dovrà essere accompagnata da un importante consumo di acqua e dal condimento a base di olio d’oliva preferibilmente extravergine. Escluse le patate dalla lista delle verdure, nessun altro olio è ammesso. Presenti anche la pasta, il riso ed i cereali, purchè integrali, la  frutta secca, il pane (integrale), latte e yogurt, purchè bianco.

Salendo i gradini si incontrano i cibi da assumere con più moderazione, giornalmente, come formaggi, spezie, erbe aromatiche, aglio e cipolla, insieme a un bicchiere di vino. Altra novità è la divisione tra formaggi: quelli freschi sono preferibili a quelli stagionati, il cui consumo è da moderare.

Al livello intermedio sono collocati i prodotti da mangiare su base settimanale: carni bianche e rosse, pesce, uova e legumi.

Infine, al vertice della piramide troviamo i dolci, che dovrebbero essere assunti in piccole quantità e lasciati alle occasioni speciali. Il consumo di tè e caffè diventa discrezionale con moderazione. Su zucchero, sale ed alcool – rappresentato dal classico bicchiere di vino – appare la dicitura “meno è meglio”.

Per quanto riguardala distribuzione dei nutrienti: 60% è rappresentato da carboidrati (cereali e derivati integrali come pasta e pane), il 30% da grassi (fondamentalmente olio di oliva), il 10% da proteine (carni, pesci, uova, legumi, etc.). Utile un adeguato apporto di cibi freschi ricchi di vitamine e sali minerali.

piramidealimentare2025
Questo aggiornamento è il frutto di ricerche compiute negli ultimi anni sulla popolazione ed integra aspetti principalmente salutistici, ma anche ambientali, culturali, demografici ed economici.  I prodotti animali, in particolare quelli derivati da carni rosse e conservate, sono ridotti. Limitato a poche volte alla settimana è il consumo consigliato delle carni bianche e delle uova. Ulteriormente limitato è il consumo di zuccheri, in particolare semplici, sale ed alcool controllati in riferimento al legame ormai universamente riconosciuto con le malattie croniche non trasmissibili come le coronaropatie, l’ipertensione arteriosa, il diabete mellito e l’obesità. Quest’ultima sempre più presente nelle classi d’età giovanili. Resta la triade mediterranea: ulivo, grano e vite.

2025 – NUOVA PIRAMIDE

Altri suggerimenti dietetici

poca carne e tanti vegetali: moderare la quantità di alimenti di origine animale, a favore invece di un abbondante consumo di cibi vegetali, come verdura, legumi e frutta. Per favorire l’assunzione di questi alimenti vegetali si consigliano ”insalatone” voluminose, ma leggere;
mangiare tanti vegetali: saziano con poche calorie e non appesantiscono;
meno cereali e più cibi a basso indice glicemico: il consiglio è quello di preferire i cereali integrali e di privilegiare gli alimenti a basso indice glicemico, come pasta, orzo, riso parboiled, rispetto a quelli con alto indice glicemico, come pane e patate;
sì, ai grassi “buoni ”: cercare di valorizzare quelli presenti nell’olio d’oliva (meglio se extra-vergine), nel pesce (meglio se azzurro) e nella frutta secca con guscio (come noci e pinoli);
sì, alle erbe aromatiche: insaporire ed esaltare gli aromi con abbondante uso di erbe aromatiche piuttosto che con intingoli complessi; oltre a esaltare i sapori, questi aromi potrebbero essere uno dei segreti per dimagrire mantenendo comunque un’alimentazione il più possibile saporita e varia;
mantenere un buon ritmo fame sazietà: cercate di mangiare il 20% delle calorie giornaliere a colazione, includendo lo spuntino di metà mattina, il 40% a pranzo, il 30-35% a cena e la parte rimanente ad un eventuale spuntino pomeridiano soprattutto nei giovani fisicamente molto attivi;
variare molto nelle scelte dei cibi e nella modalità di cottura: cercare di mangiare a settimana almeno 3-4 volte carne, 2-3 volte pesce, 2-3 volte formaggio, 2 volte uova e 1-2 volte salumi;
usare sale iodato: esso aiuta a prevenire o a correggere la carenza di iodio, molto diffusa in Italia. Non eccedete comunque nel suo utilizzo.
bere almeno 1.5-2 litri di acqua al giorno: cercare di bere spesso e in piccole quantità. Limitare le bevande dolci;
dolci 2 volte alla settimana con moderazione: scegliendo però dolci semplici, come torte di mele e ciambelle casalinghe.

In considerazione anche alle ormai note evidenze di tipo socio-ambientale è consigliato anche il consumo di alimenti locali e stagionali. Scoraggiato il consumo di alimenti processati e conservati del commercio e lo sperpero di alimenti in eccesso. In definitiva possiamo dire che la nuova piramide offre una visione olistica della moderna dieta alimentare mediterranea, enfatizza scelte alimentari basate su alimenti vegetali e riduce quelli animali ed industrialmente processati. Essa è utile anche come strumento per attività didattiche e per campagne educative.  L’articolo scientifico è pubblicato sulla rivista “Nutr Metab Cardiovasc Disease “di febbraio 2025

Guido Francesco Guida

AGOSTO CON GLI OCCHI PUNTATI VERSO IL CIELO

Agosto 2023 ci regala due lune piene, dette anche superlune, una dello Storione ed una detta Luna Blu.

luna2La prima sarà visibile il 1° Agosto alle 18:31 GMT. La seconda, detta anche Luna dello Storione, il 31 Agosto alle 01:35 GMT. Quest’ultima chiamata così per prima dai Indiani Americani che vivevano nella zona dei Grandi Laghi e che in questo mese si dedicavano alla pesca dello storione. Un antico enorme pesce d’acqua capace di vivere fino a 150 anni, di superare i 2-3,5 metri di lunghezza e pesare fino a 90 Kg. Immutato nel tempo e, per questo, considerato un fossile vivente. Altri nomi della Luna piena di questo mese derivano i loro nome dalle attività svolte dagli uomini che le osservavano. Abbiamo così: la Luna del mais, del riso selvatico, delle ciliegie nere e quella del grano. Il popolo Cree la descriveva come Luna della muta delle piume, Luna rossa per le sue occasionali sfumature rossastra. Ed ancora: Luna della mietitura, della disputa, della frutta, della fame e del lupo. La Luna dello Storione 2023 sarà nella costellazione del Capricorno.

La Luna Piena del 31 Agosto sarà anche una Luna Blu, la seconda Luna Piena di un mese solare.  Intendiamo infatti per Luna Blu la terza di quattro Lune Pieni in una stagione astronomica o la seconda Luna Piena in un mese solare.

Queste due Lune Piene sono anche Superlune in quanto coincidono con il perigeo che esprime la minima distanza dalla Terra occupata dalla Luna. La Luna dello Storione sarà infatti distante 357.530 km dalla Terra mentre la Blu disterà 357.344 km (rispetto alla distanza media tra la Luna e il nostro pianeta di 384.400 km).  Ciò significa che saranno rispettivamente 7,1% più grande e il 15,6% più luminosa la prima mentre il 7,2% più grande e il 15,7% più luminosa la seconda.

Entrambe quindi saranno Superlune cioè Lune che, nel punto più vicino alla Terra di una data orbita, avranno una luminosità maggiore del 10%.

Agosto ci riserverà inoltre altri due spettacoli nel cielo.

imageLe stelle cadenti, conosciute come Perseidi o lacrime di San Lorenzo, con un picco atteso la sera del 12 agosto e la notte del 13, dopo le dieci e mezza di sera fino a notte fonda. La costellazione di Perseo, da cui prendono il nome le Perseidi, sarà più alta nel cielo di nord-est.

 

 

stellalontanaPotremo inoltre ammirare Giove e Saturno. Giove sarà visibile per la seconda parte della notte, a partire da circa mezzanotte, e aumenterà la sua visibilità con il passare dei giorni. Saturno incontrerà la Luna due volte: il 3 Agosto, due giorni dopo la Luna Piena. Il pianeta brillerà vicino alla Luna dello Storione con una magnitudine di 0.6. Il 31 Agosto, la stessa notte in cui sorge la Luna Blu, sarà invece in opposizione e sarà vicino alla Luna con una magnitudine di 0.4. La congiunzione Giove Saturno si verifica una volta ogni 20 anni, ma quella di quest’anno è particolare proprio perché i due pianeti si avvicinano tantissimo.

La prossima Luna dello Storione sarà il 1 Agosto, 2023, alle 18:31 GMT. Dopo di che, la prossima Luna dello Storione o Luna Blu avrà luogo il 19 Agosto, 2024, alle 18:26 GMT.

Cieli e notti sereni a tutti!

Guido Francesco Guida

QUANTI DESIDERI! APPROFITTIAMO DELLA NOTTE DELLE STELLE CADENTI …

di Guido Francesco Guida

Tu guardi le stelle, stella mia, ed io vorrei essere il cielo per guardare te con mille occhi.   Platone

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Ci siamo! È la notte degli innamorati, dei sognatori, ma anche degli astrofili! La notte tra il 10 e l’11 agosto ci aspetta tutti con il naso insu’ alla ricerca delle “stelle cadenti” e la mente altrove. È una notte antica che si rifà, secondo la tradizione cattolica, al 10 agosto del 253 d.C., anno in cui si verificò il martirio del diacono Lorenzo che piangendo ogni anno, sotto forma di stelle cadenti, rievoca i carboni ardenti con cui pare sia stato sacrificato. Un po’ più prosaica, ma alquanto efficace, la tradizione di epoca romana che riteneva che le stelle cadenti fossero una propizia pioggia di sperma del dio Inuo-Priapo che, con questo gesto, fecondava i campi.
Dal punto di vista strettamente astronomico non si tratta di stelle, ma di meteore, piccoli detriti di comete che la Terra si trova ad attraversare ogni anno durante il periodo estivo nel percorrere la sua orbita intorno al Sole.
imageLa cometa che ha dato origine a questo sciame è la Swift-Tuttle, che ha un nucleo di circa 10 km. Il suo ultimo passaggio al perielio (dal greco il punto di minima distanza di un corpo del Sistema solare dal Sole) è avvenuto nel 1992, ed il prossimo si realizzerà nel 2126. Le meteore che noi vedremo la notte di San Lorenzo,e le altre a seguire sono particelle rilasciate durante le passate orbite della cometa. Esse, penetrando l’atmosfera ad una velocità di decine di chilometri al secondo, si incendiano e diventano visibili nel cielo come meteore. Si tratta quindi di uno sciame di detriti che se prolungato, dal lato della provenienza, converge verso il punto di origine chiamato radiante. Per le meteore di agosto il radiante origina dalla costellazione di Perseo (visibile sotto Cassiopea). Ed è questo il motivo per cui esse vengono chiamate Perseidi. imageLa pioggia meteorica si manifesta dalla fine di luglio fino oltre il 20 agosto ed il picco di visibilità è concentrato attorno al 12 agosto, con una media di circa un centinaio di scie luminose osservabili ad occhio nudo ogni ora. Ciò rende questo sciame tra i più rilevanti in termini di osservabilità tra tutti quelli incrociati dal nostro pianeta nel corso della sua rivoluzione intorno al Sole. La sigla internazionale dello sciame è PER.

imageAl di là della chiarificazione astronomica resta l’evento alquanto singolare che può essere vissuto da soli o in coppia per un abbraccio con il cielo oppure in comitiva. E per festeggiarlo sono previste tante manifestazioni. Ecco alcuni consigli per goderlo al meglio:

  • Stare lontani dai luoghi illuminati: le fonti di luce artificiale potrebbero offuscare la visuale ed impedire una visione chiara del fenomeno;
    Mettetevi sdraiati: in spiaggia o su un prato, stando sdraiati si avrà una visione più completa del cielo notturno.
    Aspettate con pazienza. Si stima che ad occhio nudo è possibile vedere fino a 100 stelle cadenti in un’ora e, quindi, occorre attendere un po’ prima di avvistarle, anche perché l’occhio deve abituarsi al buio. Non guardate smartphone e tablet, che con la loro luce potrebbero offuscare un po’ la vista.
    Quando? In genere sono visibili già dopo la mezzanotte, ma il picco è previsto per le prime ore del mattino. Armatevi allora di felpa e qualche coperta, e con una bella compagnia attendete il momento giusto!
  • Per cui cieli e cuori sereni a tutti!
    Fonte foto: naturewordnews.com, patch.com, astrobackyard.com

JUPITER: IS THERE ANY NEWS? JUNO SPACECRAFT ANSWERS ..

by Guido Francesco Guida

Jupiter dominates the evening sky January through July this year. In the mean time we are going to celebrate NASA’s Juno spacecraft. It was launched from Cape Canaveral Air Force Station on August 5, 2011 and, on the 4th of July, it has finally entered Jupiter’s orbit after a five year journey.

A 1/5 scale model size of NASA's solar-powered Juno spacecraft is displayed at the Jet Propulsion Laboratory in Pasadena, Calif. on Friday, July 1, 2016. The spacecraft is on the final leg of a five-year, 1.8 billion-mile voyage to the biggest planet in the solar system. It's expected to reach Jupiter and go into orbit around the planet on July 4. (AP Photo/Richard Vogel)
Juno spacecraft

“It’s a milestone for planetary science,” NASA Director of Planetary Science Jim Green said at a news conference, adding that the Juno mission should provide far more data than has been gleaned from fly-by trips past the gas giant. Juno is planned to orbit Jupiter 37 times over the next 20 months as it can provide new information about the gas giant’s core and composition. It also will take the first pictures of Jupiter’s polar regions and study the huge aurora that lights up Jupiter’s north and south poles.
Since It takes about 48 minutes to send a radio signal to Jupiter, and the same time to send one back. If there is an issue, NASA will hear about it an hour later, and by that time it will be way too late for the space agency to send any corrective signals from Earth. This is why the Juno mission team has programmed the spacecraft with ways to restart itself if something stops the engine burn. If all goes well, the burn will put Juno into a 53-day orbit around the planet.
Jupiter is the fifth planet from the Sun and the largest in the Solar System. It is a giant planet with a mass one-thousandth that of the Sun, but two and a half times that of all the other planets in the Solar System combined.
Jupiter is a giant gas planet and is like a star in composition. Its atmosphere is made up of mostly hydrogen gas and helium gas. The planet’s surface is covered in thick red, brown, yellow and white clouds. If it had been about 80 times more massive, it would have become a star rather than a planet. Jupiter has three thin rings and an extremely powerful magnetic field, like a giant magnet. It has 62 known moons. The planet’s four largest moons are Io, Europa, Ganymede (the largest moon in the solar system) and Callisto.
Watching from the Earth, on July 9th, the moon and Jupiter again appear close to one another. Than it will get lost to view and will reappear in the morning skies in October 2016.
Through binoculars we can see high-contrast cloud features on Jupiter and the four Galilean moons. Through a telescope we can see the Great Red Spot when it faces Earth. These features have been observed by astronomers for many centuries. In 1667 Giovanni Domenico Cassini observed a great spot on Jupiter, which he called “The Permanent Spot” and many cloud bands. Earlier that century, Galileo observed four moons of Jupiter over several weeks in 1610, and charted their movement around the planet.
Picture source: ibtimes.co.uk, nasa.gov, setterfield.org, sci-news.com,planetsedu.com, hdwaalpaersct.com, w41k.com

 

 

 

SOLSTIZIO D’ESTATE: TRA SCIENZA E MITO

di Guido Francesco Guida

Siamo al solstizio d’estate, l’estate al suo massimo splendore. Anche se le condizioni meteorolol3giche sono alquanto instabili. Ma la data pensiamo meriti di essere annotata per tutti i suoi significati. Più o meno noti. Il solstizio quest’anno è occorso alle ore 22.34 del 20 giugno ed ha segnato l’inizio dell’estate. Dal punto di vista astronomico rappresenta il momento in cui il sole si pone allo Zenit del tropico del Cancro e raggiunge il punto di declinazione massima (distanza angolare dal piano equatoriale di un punto sulla sfera celeste). Il fenomeno, dal punto di vista scientifico, è dovuto all’inclinazione dell’asse di rotazione terrestre rispetto all’eclittica (circolo massimo della sfera celeste che il Sole percorre nel suo moto annuo apparente tra le stelle); il valore di declinazione raggiunto infatti  coincide con l’angolo d’inclinazione terrestre e varia, in un periodo di 41 000 anni,  tra 22° 6′ e 24° 30′. Attualmente l’angolo è di 23° 27′ ed è in diminuzione. Nelle località comprese tra i circoli polari e i poli il Sole rimarra’ sopra l’orizzonte per 6 mesi, per tutto il giorno determinando quello che viene definito un’esperienza molto singolare: il cosiddetto “sole di mezzanotte”. Con l’ora legale estiva il sole addiruttura attorno alle ore 01:00 – 01:30. Il sole restera’ in quella posizione fino al 24 giugno. La singolarita’ del periodo è data dal fatto che queste sono le giornate più lunghe dell’anno dell’emisfero boreale (nord). Nel nostro calendario, gregoriano, puo’ cadere tra il 20 ed il 21 giugno. Questo accade in quanto ritarda ogni anno di circa 6 ore e va corretto ogni 4 anni in corrispondenza dell’anno bisestile. Queste le giuste considerazioni  per inquadrare il fenomeno dal punto di vista astronomico. Ma andiamo a quella che l’etnologia la storia del mito e della realta’ tra i popoli. Il Solstizio d’Estate ha sin dall’antichità attratto l’interesse e la curiosità di stregoni, santoni, astronomi e della gente comune che si riuniva per fare dei riti propiziatori. La singolarità astronomica ed antropologica è stata nota da tempi immemorabili e  venerata in molte parti del mondo ed in quasi tutte le civiltà della storia. Storia emito del sostizio per antonomasia è Stonenge.

Stonehenge, costruito tra il 2500 ed il 2000 A.C. nel Regno Unito, sopravvivono gli imponenti ruderi di un tempio druidico: due cerchi concentrici di monoliti che raggiungono le 50 tonnellate. L’asse del monumento è orientato astronomicamente, con un viale di accesso al cui centro si trova un macigno detto “pietra del calcagno” (Heel Stone cioè il “Tallone del frate”). La peculiarita’ di questa  pietra è che  viene superatasol dal sole soltanto in occasione del solstizio d’estate evidenziando come Stonehenge non sia soltanto un tempio, ma anche un calendario e che i suoi costruttori avevano già nozione di questi fenomeni. Gia’ lo storico  Diodoro Siculo, nel Primo secolo dopo Cristo, diceva anche che in quella zona Apollo (intendendo il sole o la luna) “sfiorava la terra ad un’altezza molto bassa”.  E’ il “Sogno di una notte di mezza estate”s5 - Copia, di Shakespeare che, nella sua opera, ne raffigura l’aspetto magico, dove sogno e realtà si fondono, tra amori e incanti nei boschi abitati da fauni e fate che si divertono a burlarsi dei poveri umani.

Macchu Picchu, luogo sacro degli Inca in Peru’ si può ancora vedere il Torreon, una pietra semicircolare incisa per osservazioni astronomiche nel quindicesimo secolo, e l’Intihuatana,  un orologio solare ricavato nella roccia. Mentre a Cuzco, capitale sol6dell’impero Inca, sorgono i Mojones, torri usate come “mire” per stabilire i giorni degli equinozi e dei solstizi. In Africa, ed esattamente in Egitto,  il tempio di Abu Simbel,fatto costruire da Ramses II nel tredicesimo secolo A.C., era dedicato al culto del Sole ed aveva riferimento agli equinozi. Anche a Riga, in Latvia, ottantamila persone hanno partecipato alla festa dei falo’ per Il solstizio d’estate in 11. novembra krastmala.

Per tornare a casa nostra, nell’antica Roma, le feste per il sosol7lsizio erano dedicate a Giano bifronte, rappresentato con due volti, uno barbuto e l’altro giovanile o femminile, a seconda delle interpretazioni. La terza faccia era invisibile, ma consente quella rotazione che accompagna anche la Terra e conduce a
lle due porte solstiziali. Da qui il compito di accompagnare il passaggio da uno stato all’altro ed il solstizio d’estate si colloca come confine che separa la crescita dal declino.

La  data cade con la festività cattolica della natività di San Giovanni Battista. Un Santo importante che battezzo’ Gesu’ Cristo. Tra i riti più importanti della notte di San Giovanni c’è qusol4ello dei falò che, accesi dai contadini sulle alture, avevano sia una funzione purificatrice che di venerazione del sole per propiziarsene la benevolenza e rallentarne idealmente la discesa. Nei falò erano bruciate cose vecchie o le erbe raccolte l’anno precedente poiché il fumo che ne scaturiva riuscisse a tenere lontani gli spiriti maligni. C’era anche l’usanza di bagnarsi, al sorgere del sole, occhi e viso con la rugiada raccolta durante la notte per allontanare i malanni. E per andare alla botanica l’iperico, od erba di San Giovanni, raggiunge la fioritura massima il 24 giugno. L’erba, detta anche scaccia diavoli, agisce sulla captazione  della serotonina in modo diverso dagli SSRI (Selective Serotonin Reuso2 - Copiaptake Inhibitor) ed ha un’azione antidepressia. Possiede anche proprietà antibatteriche e antinfiammatorie e viene consigliato nel trattamento di emorroidiferitepiaghe. In alcuni soggetti puo’ dare fotosensibilita’ ed  allergie ed è sconsigliata in allattamento e gravidanza. Per concludere ai giorni nostri Il solstizio è stato anche filmato dallo spazio dall’astronauso - Copiata Scott Kelly con un’immagine molto entusiasmante. Ma sta davvero iniziando l’estate? Se per il calendario questo è vero dal 24 giugno in poi il sole, che ha appena superato il punto del solstizio, comincerà a decrescere sull’orizzonte per dissolversi, al fine della sua corsa, verso il basso, nelle brume invernali.  Ci vorranno pero’ ben sei mesi! Ed allora … Buon solstizio e  godiamoci la nostra estate!

Fonte foto: greenstyle.it, wikipedia.org, kremmerz.it, baltikanews, inognidove.it, memphistrours.com, asdvivacalcio.it