MANDORLE, UN TOCCASANA PER LA SALUTE

mandorle1Pubblicato un nuovo studio peer -reviewed su Nutrition Research condotto alla Oregon State University (USA) che dimostra i benefici dell’assunzione di mandorle nella sindrome metabolica detta anche sindrome X, da insulino-resistenza, o di Reaven.

Sindrome metabolica

mandorleLa sindrome metabolica è una condizione clinica caratterizzata dalla presenza di un cluster (aggregato) tipico delle nostre società. Coesistono infatti obesità centrale, dislipidemia, resistenza all’insulina, ipertensione arteriosa e disfunzione endoteliale (rivestimento interno dei vasi). Una molteplicità di fattori che, fra loro correlati, concorrono ad aumentare la possibilità di sviluppare diabete, malattie a carico dell’apparato cardio-circolatorio e, recentemente, disfunzione cognitiva e demenza.

La prevalenza della sindrome è molto variabile, in quanto dipende dall’età, dal gruppo etnico, dai vari gradi di obesità e dalla predisposizione genetica a sviluppare il diabete mellito di tipo 2. Nelle nazioni occidentali, quali l’Italia e gli Stati Uniti d’America, oltre il 35% degli ultracinquantenni ne soffre con una prevalenza nelle donne.

Era già noto che tale sindrome si giovasse del dimagramento, dell’attività fisica regolare e, soprattutto della dieta. Ma ci si chiedeva se esistessero alcuni alimenti particolarmente utili in questa condizione.

La dieta mediterranea (recentemente rivalutata a scopo anche preventivo ne contiene alcuni   https://www.italymagazine.eu/index.php/2025/05/30/la-nuova-piramide-alimentare-della-dieta-mediterranea/

Tra di essi la frutta secca e le mandorle in particolare.

Lo studio
Si tratta di un trial clinico randomizzato. I ricercatori hanno condotto un trial di 12 settimane in cui venivano confrontati 2 gruppi di persone (tra i 30 ed i 60 anni) con sindrome metabolica. Il primo gruppo (mandorle) ha ricevuto uno snack di 320 Calorie al giorno provenienti dalle mandorle (circa 45 di media taglia) mentre il gruppo di confronto ha assunto le stesse calorie da cracker.

I campioni di sangue valutati a 4 ed a 12 settimane hanno trovato nel gruppo mandorle un significativo aumento di vitamina E (nota per l’azione antiossidante), una riduzione del colesterolo totale, di quello LDL e della circonferenza dell’addome. Maggiore anche la presenza di fibre solubili, magnesio, rame, biotina, acidi grassi poliinsaturi ed il rapporto α-tocoferolo/colesterolo. Il consumo di mandorle ha anche migliorato i biomarker tipici di una buona barriera intestinale e di infiammazione locale (fecal calprotectina fecale e mieloperossidasi) in coloro i quali all’ingresso nello studio mostravano infiammazione intestinale. Peso corporeo e marker del metabolismo glucidico (glucosio, insulina), di infiammazione sistemica (plasma interleukina-6, PCR, proteine trasportatori di lipopolisaccaridi, CD14) e danno ossidativo (malondialdehyde) non si sono modificati dal consumo di mandorle. Forse per la brevità del tempo valutato.

Lo studio è stato condotto all’Oregon University (USA), pubblicato su Nutrition Research di luglio 2025 da Laura M. Beaver e colleghi e promosso da: The Almond Board of California, the National Institute of Food and Agriculture, the Oregon Agricultural Experiment Station and the National Institutes of Health.,

Le mandorle

mandorloGli effetti benefici delle mandorle sono noti da tempo. Esse, infatti, per la loro alta concentrazione di grassi monoinsaturi e polinsaturi, riducono i livelli di colesterolo LDL (cosiddetto cattivo), l’infiammazione e la sensibilità all’insulina. Inoltre, possono svolgere un ruolo nella gestione del peso in quanto la loro densità nutrizionale e il contenuto di fibre e proteine favoriscono la sazietà, aiutando così a ridurre l’apporto calorico complessivo (Dreher et al., 2017). Mandorle come spuntino inoltre migliorano la tolleranza all’esercizio fisico e riducono la percezione del dolore muscolare nei soggetti moderatamente in sovrappeso (Crisp et al., 2020).mandorle4

Ricordiamo però che sono un alimento altamente calorico (628 Cal/100gr) e che, quindi, non bisogna abusarne.

Il frutto

Le mandorle (Prunus dulcis) sono un alimento altamente benefico e versatile. A livello mondiale i maggiori produttori sono gli USA (la California in particolare). L’Italia, con 74.584 tonnellate, è al settimo posto. La Sicilia è la regione italiana che ne produce di più a livello nazionale (80%), con una coltivazione che avviene principalmente nel territorio agrigentino ed in Val di Noto, tra Siracusa e Ragusa.

produzionemandorle1La mappa dei Paesi produttori mostra poi un dato alquanto suggestivo: ad una ridotta produzione corrisponde una minore aspettativa di vita.

Conclusioni

Alla luce della letteratura e di questo studio “Benchè vi sia qualche problema riguardo all’allergia da mandorle (rara 0,2% e lo 0,5% popolazione n.d.r.) è facile raccomandarne uno snack soprattutto nei soggetti a rischio di malattie metaboliche” ha concluso Emily Ho una delle principali ricercatrici impegnate nello studio della Oregon State University.

 

di Guido Francesco Guida