XV SUMMIT DEI BRICS. Nasce un nuovo mondo multipolare

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Nazioni fondatrici

Un mondo multipolare, nuove economie nei paesi in via di sviluppo e de-dollarizzazione sono state le parole d’ordine del 15º Summit del BRICS che si è concluso a Johannesburg il 24 agosto 2023. Tutte le decisioni sono state prese in diretta e rese immediatamente disponibili ad analisti, opinionisti, esperti e altre parti interessate. E’ stata avanzata inoltre la proposta che il Fondo Monetario Internazionale (FMI) converta l’enorme debito dei Paesi africani, stimato in 800 miliardi di dollari, in opere infrastrutturali, in modo che queste nazioni possano crescere e successivamente pagare i loro obblighi. BRICS è un acronimo che sta ad indicare e iniziali dei Paesi fondatori membri del gruppo. Si tratta di un’associazione che vede riuniti al suo interno cinque Paesi caratterizzati da un’economia emergente ed in forte ascesa: Brasile, Russia, India e Cina. Il Sudafrica ne è entrato a far parte nel 2010.

Ventidue nazioni hanno chiesto formalmente l’adesione all’Organizzazione. Sono Algeria, Arabia Saudita, Argentina, Bangladesh, Bahrein, Bielorussia, Bolivia, Cuba, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Etiopia, Honduras, Indonesia, Iran, Kazakistan, Kuwait, Nigeria, Palestina, Senegal, Thailandia, Venezuela, Vietnam. Di questi Arabia Saudita, Argentina, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Etiopia ed Iran sono stati ufficialmente accettati a partire dal 1° gennaio 2024. I fondatori costituiscono, con le nuove adesioni, il 36 % del PIL ed il 47% della popolazione mondiale. Dal 2024 inoltre circa l’80% della produzione mondiale di petrolio sarà sotto il contro del BRICS.  Ulteriori 40 paesi aspirano ad entrarvi. Il gruppo ha lavorato in passato in collaborazione con il Fondo Monetario Internazionale, il G20 e la Banca Mondiale per favorire una maggiore partecipazione dei Paesi emergenti nella governance delle strutture finanziarie mondiali. Adesso, alla luce di nuovi assetti geopolitici e di conflitti militari ed economici in corso, potrebbe spezzare l’egemonia mondiale USA e dettare nuovi scenari che vedranno sempre più presenti questi Paesi capaci di operare in piena autonomia rivoluzionando quei programmi di stato globale finora più o meno velatamente programmati dalle tecnocrazie occidentali. Le dinamiche intercapitalistiche subiranno una decisiva virata in quanto tali paesi rappresentano i principali produttori/fornitori mondiali sia di materie prime energetiche che agricole e di componenti industriali e semindustriali.

Il processo di de-dollarizzazione, anche alla luce dei nuovi assetti geopolitici che si sono determinati con i recenti conflitti, secondo gli organizzatori è divenuto un processo inarrestabile per il semplice fatto che gli Stati Uniti e l’UE, che le ha fatto da contorno, hanno perso l’egemonia mondiale e la moneta di conto dei regolamenti internazionali (che è anche la moneta di riserva usata delle banche centrali) non può non essere che quella del paese (o blocco di paesi) egemone a livello mondiale sia per forza militare che diplomatibricsca, tecnologica, ed economica. Tale processo avrà come cardine le riserve valutarie della PboC, nel frattempo quasi intatte. Il progetto di contrapposizione all’attuale egemonia USA, anche se non trapela nella cronaca occidentale, è espressione di una potente e pericolosa sfida lanciata dal BRICS all’Occidente. La storia infatti ci insegna che, fin’ora, nessun paese ha mai rinunciato alla sua egemonia senza aver prima provato a difendersi con le armi. Ed in questa ottica, secondo gli analisti indipendenti, l’aver spinto la Russia nelle braccia della Cina è stato un errore madornale. Vedremo durante il 2024 se i nuovi assetti politici ed economici post-elettorali (USA ed UE) porteranno saggezza e compromessi che scongiurino ben più grandi conflitti e portino i blocchi a confrontarsi su nuove logiche più collaborative.

di Guido Francesco Guida

Da: palermoparla.news

AGOSTO CON GLI OCCHI PUNTATI VERSO IL CIELO

Agosto 2023 ci regala due lune piene, dette anche superlune, una dello Storione ed una detta Luna Blu.

luna2La prima sarà visibile il 1° Agosto alle 18:31 GMT. La seconda, detta anche Luna dello Storione, il 31 Agosto alle 01:35 GMT. Quest’ultima chiamata così per prima dai Indiani Americani che vivevano nella zona dei Grandi Laghi e che in questo mese si dedicavano alla pesca dello storione. Un antico enorme pesce d’acqua capace di vivere fino a 150 anni, di superare i 2-3,5 metri di lunghezza e pesare fino a 90 Kg. Immutato nel tempo e, per questo, considerato un fossile vivente. Altri nomi della Luna piena di questo mese derivano i loro nome dalle attività svolte dagli uomini che le osservavano. Abbiamo così: la Luna del mais, del riso selvatico, delle ciliegie nere e quella del grano. Il popolo Cree la descriveva come Luna della muta delle piume, Luna rossa per le sue occasionali sfumature rossastra. Ed ancora: Luna della mietitura, della disputa, della frutta, della fame e del lupo. La Luna dello Storione 2023 sarà nella costellazione del Capricorno.

La Luna Piena del 31 Agosto sarà anche una Luna Blu, la seconda Luna Piena di un mese solare.  Intendiamo infatti per Luna Blu la terza di quattro Lune Pieni in una stagione astronomica o la seconda Luna Piena in un mese solare.

Queste due Lune Piene sono anche Superlune in quanto coincidono con il perigeo che esprime la minima distanza dalla Terra occupata dalla Luna. La Luna dello Storione sarà infatti distante 357.530 km dalla Terra mentre la Blu disterà 357.344 km (rispetto alla distanza media tra la Luna e il nostro pianeta di 384.400 km).  Ciò significa che saranno rispettivamente 7,1% più grande e il 15,6% più luminosa la prima mentre il 7,2% più grande e il 15,7% più luminosa la seconda.

Entrambe quindi saranno Superlune cioè Lune che, nel punto più vicino alla Terra di una data orbita, avranno una luminosità maggiore del 10%.

Agosto ci riserverà inoltre altri due spettacoli nel cielo.

imageLe stelle cadenti, conosciute come Perseidi o lacrime di San Lorenzo, con un picco atteso la sera del 12 agosto e la notte del 13, dopo le dieci e mezza di sera fino a notte fonda. La costellazione di Perseo, da cui prendono il nome le Perseidi, sarà più alta nel cielo di nord-est.

 

 

stellalontanaPotremo inoltre ammirare Giove e Saturno. Giove sarà visibile per la seconda parte della notte, a partire da circa mezzanotte, e aumenterà la sua visibilità con il passare dei giorni. Saturno incontrerà la Luna due volte: il 3 Agosto, due giorni dopo la Luna Piena. Il pianeta brillerà vicino alla Luna dello Storione con una magnitudine di 0.6. Il 31 Agosto, la stessa notte in cui sorge la Luna Blu, sarà invece in opposizione e sarà vicino alla Luna con una magnitudine di 0.4. La congiunzione Giove Saturno si verifica una volta ogni 20 anni, ma quella di quest’anno è particolare proprio perché i due pianeti si avvicinano tantissimo.

La prossima Luna dello Storione sarà il 1 Agosto, 2023, alle 18:31 GMT. Dopo di che, la prossima Luna dello Storione o Luna Blu avrà luogo il 19 Agosto, 2024, alle 18:26 GMT.

Cieli e notti sereni a tutti!

Guido Francesco Guida

INQUINAMENTO DELL’ARIA LEGATO ALLE ARITMIE CARDIACHE MORTALI. Utilità dei depuratori

inquinamentoL’inquinamento causa problemi non solo ai polmoni, ma anche al cuore.

Questo secondo uno studio condotto da alcuni ricercatori dell’ospedale Maggiore di Bologna. A seguito dell’inquinamento nell’atmosfera si forma una miscela complessa di particelle solide e liquide di sostanze organiche ed inorganiche sospese in aria detta particolato. Ad oggi esso è il maggior inquinante nelle aree urbane. I componenti principali sono: solfati, nitrati, ione di ammonio, cloruro di sodio, particelle carboniose, polvere minerale ed acqua. In base al diametro aerodinamico è suddiviso in:

PM10 con diametro aerodinamico inferiore a 10 µm, in grado di penetrare nel tratto superiore dell’apparato respiratorio;

PM2.5 con diametro aerodinamico inferiore a 2.5 µm, in grado di raggiungere i polmoni ed i bronchi secondari.

Le particelle fini presentano lunghi tempi di permanenza in atmosfera e possono essere trasportate anche a grande distanza dal punto di emissione. Il particolato fine può veicolare inoltre sulla sua superficie altri inquinanti come ad esempio metalli pesanti e idrocarburi (idrocarburi policiclici aromatici ad alto peso molecolare). L’insieme complessivo delle particelle sospese prende il nome di PTS (Particolato Totale Sospeso). Tra le PTS rientra anche l’amianto che è cancerogeno ed alcuni composti del piombo che hanno un alto grado di tossicità.

Principali fonti di emissione

Il particolato in parte è emesso come tale direttamente dalle sorgenti in atmosfera (primario) ed in parte si forma in atmosfera attraverso reazioni chimiche fra altre specie inquinanti (secondario). La natura delle particelle aereodisperse è molto varia: ne fanno parte le polveri sospese, il materiale organico disperso dai vegetali (pollini e frammenti di piante), il materiale inorganico prodotto da agenti naturali (vento e pioggia), dall’erosione del suolo o dei manufatti (frazione più grossolana). Tra le fonti antropiche che emettono particolato vi sono alcune attività industriali (fonderie, cementifici, cantieri edili, miniere), i processi di combustioni relative a centrali termoelettriche, gli inceneritori, il riscaldamento ed il traffico autoveicolare (in particolare i motori diesel). Nelle aree urbane, il particolato può avere origine anche dall’usura dell’asfalto, dei pneumatici, dei freni, delle frizioni.

La ricerca

Lo studio ha esaminato gli effetti del particolato sulle aritmie cardiache. «Il nostro studio suggerisce che i pazienti ad alto rischio di aritmie ventricolari, come ad esempio i portatori di un defibrillatore ventricolare, dovrebbero controllare giornalmente l’inquinamento dell’aria. Infatti quando il particolato (PM) 2.5 e 10 presentano alti livelli (sopra 35 μg/m3 e 50 μg/m3, rispettivamente, sarebbe consigliato rimanere a casa il più a lungo possibile and indossare all’esterno una mascherina N95 particolarmente nelle zone a traffico automobilistico elevato. Un depuratore d’aria potrebbe essere utilizzato a casa» ha detto Alessia Zanni autrice dello studio.

Guido Francesco Guida

CONFERMATO: LE NOCI AIUTANO IL CUORE di Guido Francesco Guida

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Che la frutta secca, e tra di essa le noci, prevenissero le malattie cardiovascolari era noto da tempo, ma asesso un nuovo studio ne chiarisce il meccanismo. Si tratta di uno studio condotto da Sujatha Rajaram e collaboratori e pubblicato a fine agosto 2021 sulla prestigiosa rivista scientifica americana Circulation. Le noci, infatti, oltre che ridurre i livelli ematici del colesterolo LDL (cattivo), migliorano la struttura di tali particelle. Lo studio comprendeva 709 persone tra i 63 e i 79 anni residenti in Spagna (Barcellona) o in California (Loma Linda) le quali sono state assegnate a un gruppo di intervento, il quale doveva consumare 30/60 g di noci al giorno, o a un gruppo controllo, che non doveva mangiarne. Al termine dei 2 anni, il 90% dei partecipanti aveva completato lo studio e i dati delle analisi delle lipoproteine erano disponibili per 628. Ebbene, nel gruppo di intervento si è osservata una riduzione del colesterolo LDL di 4,3 mg/dl, del colesterolo totale di 8,5 mg/dl, e anche del colesterolo IDL (Intermediate Density Lipoprotein; un precursore dell’LDL) di 1,3 mg/dl. A diminuire con le noci è stato anche il numero totale di particelle LDL (del 4,3%) e il numero di particelle piccole (del 6,1%). Si è visto, inoltre, che la risposta lipidica alle noci cambiava a seconda del sesso: il colesterolo LDL è diminuito del 7,9% negli uomini e del 2,6% nelle donne. Occore evidenziare che all’inizio i partecipanti erano sani. Una metà è veniva trattata per ipertensione e ipercolesterolemia e che l’uso di statine in una percentuale di essi ha permesso che i livelli medi di colesterolo nello studio fossero normali. «Per gli individui con altri livelli di colesterolo ematico, la riduzione del colesterolo LDL dopo una dieta arricchita con noci può essere ancora più grande» ha affermato Emilio Ros, dell’Hospital Clínic di Barcellona, uno degli autori dello studio.

PALERMO: LA POESIA DI FEDERICO LI CALZI IN MOSTRA

di Guido Francesco Guida

Sabato 10 febbraio 2018 alle ore 17.30 a Palermo presso la libreria Spazio Cultura Macaione, sita in Via Marchese di Villabianca 102, verrà presentata la raccolta di poesie “Tutto eguale a prima”. Presente l’autore: Federico Li Calzi. Ad introdurre i dialoghi poetici sarà l’organizzatrice dell’evento Deborah Annolino, manager dello Studio AD Communications.
Li Calzi, scrittore siciliano, torna a proporsi dopo avere suscitato apprezzamenti sia da parte di critici letterari che un pubblico sempre più ampio ed attento. Un titolo che sorprende dopo il romanzo d’esordio“Nove Periodico” (2014) e le due precedenti sillogi “Poetica Coazione” (2009) e “Dittologie Congelate”(2012). Temi centrali dell’opera presentata sono l’amore, la nostalgia, l’infanzia, la notte tutti accomunati da una dolce musicalità dei versi. Reduce di numerosi successi nella provincia di Agrigento Federico Li Calzi descrive la presentazione del nuovo libro a Palermo come un impegno nel divulgare la cultura sul territorio e nel far avvicinare i lettori al mondo della poesia. Per vivere un viaggio attraverso i sentimenti, coltivare la coscienza collettiva, migliorare il rapporto con il proprio mondo interiore.
Il libro “Tutto Uguale a prima” è una raccolta di 59 liriche scandite da ritmo e forte musicalità del verso. L’appendice critica è a cura di Davide Rocco Colacrai scrittore e poeta. Ulteriori approfondimenti sul sito web www.federicolicalzi.it
Parteciperanno alla conversazione oltre l’Autore anche alcuni letterati di Spazio Cultura per dare al pubblico un’immagine viva dei sentimenti che favorisca la fruizione del libro in libertà e con romanticismo. Tra di essi Nuccio Mula ed Enrico Testa due docenti universitari affermati in saggistica letteraria.
La storica libreria Macaione fondata nel 1943, è divenuta in questi anni spazlicalziio culturale di riferimento grazie all’esperienza dell’imprenditore ed editore Nicola Macaione il quale, intervistato, ha detto: “Il nostro obiettivo è svolgere una selezione accurata delle opere per proporre al pubblico la qualità e l’autenticità. Negli anni abbiamo costituito, in modo del tutto gratuito e spontaneo, un circolo interno di letterati, scrittori e poeti sostegno della cultura. Gli stessi sono rimasti piacevolmentecolpiti, per ritmo e musicalità crescenti, dall’opera “Tutto uguale a prima”.
A fine evento l’autore risponderà a domande e curiosità del pubblico, autografando le copie del libro, disponibili all’acquisto. Prevista anche, per addolcire il palato, una pregiata e gratuita degustazione di vino, bianco e rosso, della Nobile Casa vinicola “Riserva Conti di Sant’Andrea”. L’evento è aperto alla cittadinanza. Per informazioni e adesioni contattare la Segreteria organizzativa
info@adcommunications.it

FASCICOLO SANITARIO ELETTRONICO: SI DOVREBBE COMINCIARE … MA NON PER TUTTI

di Guido Francesco Guida

IMG_1197Pare che questa volta si dovrebbe partire…

Saranno la Provincia autonoma di Trento, la Lombardia, la Toscana, l’Emilia Romagna e la Valle d’Aosta le prime cinque regioni che, secondo il monitoraggio di Agid (www.agid.gov.it/monitoraggio), parteciperanno alla realizzazione di una soluzione federata di Fascicolo Sanitario Elettronico (Fse) del cittadino. Si tratta di una tecnologia che, una volta a regime, metterà su una piattaforma digitale, a cura del Servizio Sanitario, l’insieme dei dati e documenti di tipo sanitario e socio-sanitario generati da eventi clinici presenti e trascorsi del cittadino che ne è titolare.
Diceva il filosofo spagnolo Santajana “Coloro i quali non ricordano il passato sono condannati a ripeterlo”. Ed in questa affermazione c’è l’essenza di uno dei mali più profondi della sanità italiana soprattutto del territorio: la difficoltà a reperire tempestivamente e con accuratezza le informazioni sanitarie con conseguente perdita di tempo, reiterazione di cure ed esami già effettuati, allungamento dei tempi per pervenire ad una corretta diagnosi e terapia, incremento dei costi.
I vantaggi quindi di un supporto elettronico di dati immediatamente condivisibili sono innumerevoli. Tra questi ricordiamo un miglioramento della qualità e continuità delle cure, la trasparenza degli interventi sanitari, una migliore gestione delle malattie croniche e di quelle acute come, ad esempio in caso di emergenza, la possibilità di accesso immediato ai dati sanitari, una accurata anamnesi farmacologica e clinica con la possibilità di inserire eventuali allergie, uno spazio potrebbe essere dedicato alla possibilità di dare il consenso per la donazione degli organi. E poi ancora: la possibilità di definire e programmare dati epidemiologici, clinici e di farmaco-economia per una migliore gestione della spesa sanitaria da parte degli organismi preposti. I problemi e le resistenze sono fondamentalmente legate al tempo da dedicare all’inserimento dei dati. Privacy e pericolo mercificazione dei dati sensibili sono temi veri, ma oggi la tecnologia consente adeguate garanzie e non servano da paravento per coprire inefficienza e scarsa volontà.
La storia del fascicolo sanitario elettronico è abbastanza lunga e macchinosa. Il Garante per la protezione dei dati personali definì le linee guida in tema di FSE e di dossier sanitario nel luglio 2009 seguite l’11 nov 2010 da parte del ministero della Salute dalle “Linee guida nazionali”. A queste con il D.L. 18 ottobre 2012 n.179 sono seguite nuove “Linee guida”. Il FSE veniva poi riproposto delle “disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia” nel 21 giugno 2013 che lo menzionava includendolo tra le priorità dell’agenda digitale per coprire il cosiddetto “Digital divide” italiano. L’ultimo appuntamento perentorio sarebbe dovuto essere il 30 giugno 2015 data entro la quale si sarebbe dovuti partire in tutte le Regioni e Provincie autonome. Adesso sembra che ci siamo e l’Infrastruttura digitale, una volta a regime, permetterà ai cittadini la consultazione dei propri dati sanitari anche fuori dalla propria regione di appartenenza (per lo meno tra quelle che attiveranno l’iniziativa). Le altre regioni in fase di sviluppo sono il Piemonte, il Veneto, il Friuli Venezia Giulia, il Molise, le Marche e la Puglia. Delle rimanenti regioni non si hanno notizie certe. La Sicilia, in particolare, nonostante l’avvio della ricetta elettronica risulterebbe priva di un portale open data istituzionale e del fascicolo elettronico sanitario.

“In God we trust all the others must bring data”: in Dio crediamo per fede tutti gli altri debbono mostraci dei dati, sintetizzano giustamente Lynch J. and Suckler D. nel loro articolo Int J Epid 2012.
Fonte foto: eicuegypt.com

QUANTI DESIDERI! APPROFITTIAMO DELLA NOTTE DELLE STELLE CADENTI …

di Guido Francesco Guida

Tu guardi le stelle, stella mia, ed io vorrei essere il cielo per guardare te con mille occhi.   Platone

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Ci siamo! È la notte degli innamorati, dei sognatori, ma anche degli astrofili! La notte tra il 10 e l’11 agosto ci aspetta tutti con il naso insu’ alla ricerca delle “stelle cadenti” e la mente altrove. È una notte antica che si rifà, secondo la tradizione cattolica, al 10 agosto del 253 d.C., anno in cui si verificò il martirio del diacono Lorenzo che piangendo ogni anno, sotto forma di stelle cadenti, rievoca i carboni ardenti con cui pare sia stato sacrificato. Un po’ più prosaica, ma alquanto efficace, la tradizione di epoca romana che riteneva che le stelle cadenti fossero una propizia pioggia di sperma del dio Inuo-Priapo che, con questo gesto, fecondava i campi.
Dal punto di vista strettamente astronomico non si tratta di stelle, ma di meteore, piccoli detriti di comete che la Terra si trova ad attraversare ogni anno durante il periodo estivo nel percorrere la sua orbita intorno al Sole.
imageLa cometa che ha dato origine a questo sciame è la Swift-Tuttle, che ha un nucleo di circa 10 km. Il suo ultimo passaggio al perielio (dal greco il punto di minima distanza di un corpo del Sistema solare dal Sole) è avvenuto nel 1992, ed il prossimo si realizzerà nel 2126. Le meteore che noi vedremo la notte di San Lorenzo,e le altre a seguire sono particelle rilasciate durante le passate orbite della cometa. Esse, penetrando l’atmosfera ad una velocità di decine di chilometri al secondo, si incendiano e diventano visibili nel cielo come meteore. Si tratta quindi di uno sciame di detriti che se prolungato, dal lato della provenienza, converge verso il punto di origine chiamato radiante. Per le meteore di agosto il radiante origina dalla costellazione di Perseo (visibile sotto Cassiopea). Ed è questo il motivo per cui esse vengono chiamate Perseidi. imageLa pioggia meteorica si manifesta dalla fine di luglio fino oltre il 20 agosto ed il picco di visibilità è concentrato attorno al 12 agosto, con una media di circa un centinaio di scie luminose osservabili ad occhio nudo ogni ora. Ciò rende questo sciame tra i più rilevanti in termini di osservabilità tra tutti quelli incrociati dal nostro pianeta nel corso della sua rivoluzione intorno al Sole. La sigla internazionale dello sciame è PER.

imageAl di là della chiarificazione astronomica resta l’evento alquanto singolare che può essere vissuto da soli o in coppia per un abbraccio con il cielo oppure in comitiva. E per festeggiarlo sono previste tante manifestazioni. Ecco alcuni consigli per goderlo al meglio:

  • Stare lontani dai luoghi illuminati: le fonti di luce artificiale potrebbero offuscare la visuale ed impedire una visione chiara del fenomeno;
    Mettetevi sdraiati: in spiaggia o su un prato, stando sdraiati si avrà una visione più completa del cielo notturno.
    Aspettate con pazienza. Si stima che ad occhio nudo è possibile vedere fino a 100 stelle cadenti in un’ora e, quindi, occorre attendere un po’ prima di avvistarle, anche perché l’occhio deve abituarsi al buio. Non guardate smartphone e tablet, che con la loro luce potrebbero offuscare un po’ la vista.
    Quando? In genere sono visibili già dopo la mezzanotte, ma il picco è previsto per le prime ore del mattino. Armatevi allora di felpa e qualche coperta, e con una bella compagnia attendete il momento giusto!
  • Per cui cieli e cuori sereni a tutti!
    Fonte foto: naturewordnews.com, patch.com, astrobackyard.com

I PORTI DI LOS ANGELES, PALERMO E TERMINI IMERESE RAGGIUNGONO UN ACCORDO DI PARTENARIATO

Friendship port agreeement among Los Angeles, Palermo and Termini Imerese harbours
di Aurora Rainieri

E’ stato firmato nei giorni scorsi presso la sede dell’Autorità Portuale di Palermo un accordo di partenariato tra le città e i porti di Palermo, Termini Imerese e Los Angeles relativo al potenziamento dei rapporti commerciali, della cooperazione economica e del turismo tra gli Stati Uniti d’America e l’Italia. In particolare la collaborazione riguarderà i due porti siciliani ed il porto americano, sede dei più importanti scambi commerciali del Pacifico. image
L’intesa, denominata “Friendship Port Agreement”, stabilisce di condividere best practices e competenze nella gestione dei porti e delle operazioni portuali, nella logistica dei containers, nei servizi per le navi da crociera e nelle soluzioni per il trasporto multimodale.
Inoltre essa rappresenta l’inizio di un interscambio informativo su investimenti, tecnologie innovative, politiche ambientali e di una promozione dello sviluppo commerciale.
Una collaborazione a 360 gradi quindi, volta a soddisfare tutte le parti e ad accrescere le competenze portuali a beneficio delle economie regionali. Un accordo che pone le basi per la creazione di un trampolino di lancio, nato dalla sinergia delle tre città coinvolte, e che proietta un futuro all’insegna dello sviluppo e della crescita economica e culturale della Sicilia e degli Stati Uniti.
L’accordo di partenariato, che coinvolge non solo i porti ma anche le rispettive città, è stato firmato dal Presidente dell’Autorità portuale di Palermo, Vincenzo Cannatella, dal Consigliere del 15° distretto della città di Los Angeles Joe Buscaino, da Anthony Pirozzi, Commissario del porto di Los Angeles, dall’Assessore del Comune di Palermo Giuseppe Gini dal vice sindaco di Termini Imerese Vincenzo Ingrassia.image
Ad accompagnare Joe Buscaino c’era una folta delegazione proveniente da Los Angeles formata da 11 membri. Presente inoltre un centinaio di persone arrivate da Terrasini, Trappeto e Bagheria per festeggiare quest’uomo di origine siciliana che vuole – con questo accordo – contribuire alla crescita economica del nostro territorio.
Il consigliere Buscaino ha sottolineato che nel suo distretto, San Pedro, vivono circa 45 mila italiani, alcuni di loro continuano le attività che svolgevano in Sicilia, ossia lavorano al porto e sul molo. In ragione di ciò, il progetto di Buscaino mira ad incrementare una collaborazione tra il porto americano e i due porti siciliani sia per rafforzare le relazioni da un punto di vista turistico ed economico sia, in senso più largo, dal punto di vista culturale.
“Lavorare insieme – ha precisato il consigliere Buscaino – rafforza le energie e riduce le debolezze, insieme si cresce. I nostri porti possono imparare molto l’uno dall’altro”.
Il vice sindaco di Termini Imerese Vincenzo Ingrassia ha sottolineato l’importanza di questo accordo con la città di Los Angeles che ha concluso un percorso avviato dall’ex sindaco Totò Burrafato. “Si tratta – ha detto Ingrassia – di un primo passo verso qualcosa di grande perché coinvolge tre città come Palermo, Termini Imerese e Los Angeles e che, oltre a confermare il rapporto di fiducia e di affetto con gli Stati Uniti, proietta la Sicilia e, in particolare il nostro territorio, in un futuro di sviluppo concreto e realizzabile”.

L’ARGENTINA CELEBRA DUECENTO ANNI D’INDIPENDENZA MANCA RAPPRESENTANZA ITALIANA ALLA CERIMONIA DI TUCUMAN

imagedi Guido Francesco Guida

Il nove luglio 2016 è stata una data importante e memorabile per la nazione Argentina. È ricorso, infatti, il duecentesimo anniversario della sua indipendenza dalla Spagna.
La manifestazione è stata celebrata ed ha visto, come detto nel giornale Tribunaitaliana.com di Marco Basti, la mancanza di discendenti di italiani tra i delegati. Il Presidente Mattarella che si trovava in viaggio in Argentina è rientrato in Italia dopo la triste vicenda di Dacca. Certamente per presenziare alle commemorazioni e non pensiamo in quanto capo delle forze armate italiane. La Fanfara dell’8º Reggimento Bersaglieri, di stanza a Caserta, ha partecipato alla parata militare di domenica 10 a Buenos Aires insieme ai militari argentini e di altri nove Paesi.
imageUna data fondamentale quella del 9 luglio 1816 che ha dato inizio alla storia di un grande Paese e che è stata scritta anche grazie al basilare contributo degli immigrati italiani. Tanti e fondamentali negli anni per il loro impegno, il loro lavoro e le loro tradizioni. L’Argentina “L’altra patria degli italiani” nella quale si intrecciano storie e passioni nel segno della fratellanza e dell’appartenenza. Gli italiani ed i loro eredi che, a parte il recente periodo della presidentessa Kirchner, hanno avuto sempre un ruolo ed un riconoscimento importantissimo.
Un’Argentina che nella sua bandiera porta i colori pensati da Manuel Belgrano a ricordo di quella casa nella città di San Iguel de Tucumán dove si riunirono i delegati delle Province Unite del Rio de la Plata per proclamare la dichiarazione dell’Indipendenza dal Regno di Spagna. “Verdes ventanas, rojizo techo, blanca casirta de Tucumán…”
Anche se le ricerche storiche e documentali affermano che i muri della casa erano bianchi e le porte e finestre furono dipinti di azzurro Prussia in vista del Congresso che doveva riunirsi nella città di San Iguel de Tucumán. Ma ben poco questo importa. Quello che va ricordato è che tanti italiani da allora hanno contribuito positivamente ai destini della nazione argentina. A cominciare dallo stesso Belgrano, avvocato politico e militare, che era figlio del commerciante genovese Domenico Belgrano e di María Josefa González Casero. E poi, per restare ai restauratori della “casita de Tucumán”, Angelo Paganelli e l’architetto Mario Buschiazzo, autore di tanti famosi palazzi in Buenos Aires e in altre città dell’Argentina. Ed ancora i fratelli Medici, costruttori di importanti opere pubbliche, Dionisio Petriella e Sara Sosa Miatello. E, più recentemente, i costruttori Capuano, Cotella, Trapani, Lucci e Sollazo, e Giovanni Dalma fondatore della Facoltà di Medicina dell’Università Nazionale di Tucumán ed i musicisti ed anche Rodolfo Mondolfo e Renato Treves nelle Facoltà di Filosofia e Giurisprudenza e Dino Jarach e i fratelli Terracina che illuminarono le varie aree del sapere illuminando l’Università. Ed ancora Parpagnoli rinnovò e pose le basi del nuovo spirito teatrale a Tucumán”. E se imageconsideriamo il tango, la danza per eccellenza argentina del corpo del cuore e della mente ” Tango fatal, soberbio y bruto. Tango de amenaza. Baile de amor y muerte”, anche lì gli italiani hanno dato il loro contributo. I nomi dei maggiori compositori ed interpreti di tango sono stati italiani a cominciare da Ignazio Corsini, uno dei più amati e noti cantautori “portenos” di inizio novecento e per continuare con i suonatori come il clarinettista Lorenzo Logatti, il chitarrista Antonio Scatasso, ed il poeta Mario Battistella, autore di alcuni dei più noti testi di canzoni tanguere. Per continuare poi con: Enrique Cadícamo, Juan Carlos Cobián, Juan D’Arienzo, Francisco De Caro, Enrique Delfino, Carlos Di Sarli, Jose Maria Contursi, Enrique Santos Discépolo, Genaro Ricardo Espósito, Oscar Juan de Dios Filiberti Rubaglio, Osvaldo Pugliese, Fernando Solanas, Aníbal Troilo. E dalla Sicilia Juan Caldarella, autore del famoso tango “Canaro en París”, il pianista Pascual Cardaropoli e Francisco Famiglietti. Una presenza imageantica e fondamentale per la storia argentina che ci porta, per finire, ai giorni d’oggi al nuovo presidente della nazione Argentina Mauricio Macri.
Fonte foto: culturaeculture.it, diariodecultura.com.ar, shutterstock.com, twitter.com

PALERMO: LE VIE DELL’ACQUA

di GFG e Nicola Giuseppe Vanella

Le fontane, dopo le tgsrrsffoorri d’acqua, come segno di arte, ma anche di prosperità e momento di ristoro e riposo. Palermo ne era ricca. Situati in posti strategici restano nella mente e nei ricordi dei cittadini.  Ci vediamo presso la fontana …

La fontana del Garaffo originariamente si trovava alla Vucciria (quartiere popolare di Palermo) in piazza del Garraffo posta di fronte al Genio del Garraffo. Nel 1862 venne spostata presso piazza Marina dove attualmente si trovagarraffo3, soffocata dalle pesanti fronde dei ficus che la circondano.  Durante il Secondo Conflitto Mondiale l’opera scultorea venne bombardata e successivamente abbandonata.La fontana è di stile barocco e fu costruita nel 1698. Le statue furono scolpite dallo scultore Gioacchino Vitagliano  su progetto dell’architetto senatoriale Paolo Amato. La struttura è composta da tre vasche, poste a piramide, sormontate da una dea dell’abbondanza che cavalca un’aquila in lotta con un’idra. Le acque fluenti dalgarraffo1la testa dell’idra ghermita dall’aquila si riversavano in un duplice ordine di conche sostenute da delfini e, infine, nell’ampia vasca sottostante. Il suo nome significa “abbondante d’acqua” e deriva sia dall’arabo gharraf che dall’ebraico “garaph” che  vuol dire “defluire in un tubo” ed in modo abbondante.

Fonte foto: N. G. Vanella